L'anno è il 1995 e nelle redazioni dei quotidiani la curiosità supera la diffidenza avvertita nei confronti di Internet. A fare da apripista è "L'Unione Sarda" seguita dall'"Unità" e dal "Corriere della Sera",che presenta, però, una semplice trasposizione su internet dei contenuti dell'edizione stampata( soltanto nella primavera del 2000 si potrà parlare di una versione più evoluta con news aggiornate in tempo reale, approfondimenti, rubriche e forum).
Ma la prudenza resta anche perchè il numero degli utenti in Italia è ancora scarso.
Il primo reale esperimento è quello della "Repubblica" nel 1996 e il successo riscosso convince l'editore a sostenere un più ambizioso progetto di giornale online l'anno dopo,a vent'anni dalla sua fondazione: La Repubblica.it, che subito si distingue per il tentativo di realizzare un quotidiano online che dia spazio alle notizie del giorno, realizzate in tempo reale da una redazione composta da sei giornalisti e cinque operatori web.
Il boom dei giornali online si verifica nel 1999 e continua negli anni successivi grazie al diffondersi della banda larga, dell' alfabetizzazione digitale della popolazione e dell'esplosione del web 2.0 (My Space, Wikipedia, Youtube).
Molti giovani si spostano sull'edizione online mentre alcune testate annunciano il sorpasso sulla tiratura dell'edizione cartacea ma la morte del quotiano tradizionale, sempre annunciata, dalla nascita della radio in poi non si verifica( fortunatamente aggiungerei, considerando il fatto che sfogliare quelle pagine, mentre in autobus ci si reca al lavoro al mattino, rappresenta sempre un piacevole e affascinante rituale a cui, nonostante le potenzialità dell'informazione in rete, di certo più veloce ed immediata,si spera di non dover rinunciare).
Ciao, ti voglio solo rendere partecipe di una cosa (visto che purtroppo io c'ero, in quei tempi)
RispondiEliminaIl primo giornale On-line d'Italia fu Cuore (www.cuore.it) che era l'estensione digitale del gustoso foglietto satirico di Michele Serra, Vincino & Co... Quando ancora la sinistra dava contenuti ed idee e noi, giovani di allora, credevamo davvero di poter cambiare il mondo!