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venerdì 3 giugno 2011

INTERNET E IL DIGITALE AIUTANO IL LAVORO DI REDAZIONE?

Si parla di giornalismo televisivo: l'intervista, pubblicata sul n6 della rivista LINK risale a pochi anni fa.

"Il contributo più importante di internet, secondo me, è aver tolto l'arroganza: i giornalisti prima inventavano e nessuno li smentiva, tranne magari un poveretto che mandava una lettera che regolarmente finiva nel cestino. Adesso alcuni colleghi che da anni seguivo con l'occhio un pò divertito per le panzane che sparavano, bhe, non le sparano più, perchè sul web si sono presi tali frustate che... "GIANNI  RIOTTA (ex direttore TG1). 


"Tutte le innovazioni aiutano. Internet e le tecnologie digitali per la produzione si integrano, perchè la prima ci impone ritmi sempre più veloci e quadri in rapido mutamento, mentre il digitale ci riporta su un piano alto di qualità tecnologica e di immagine. Con la miscela giusta potremo avere una tv del futuro in grado di coniugare velocità e qualità."MAURO MAZZA (ex direttore TG2).


"Ha rivoluzionato il nostro lavoro. Un tempo lo spettatore alla sera si metteva digiuno di informazioni davanti al televisore e voleva avere un quadro completo di quanto accaduto nella giornata. Oggi sa già tutto, o comunque molto. Questo ci costringe a non annunciare solo i fatti, ma a offrire qualcosa di più. é qualcosa di simile alla cosiddetta settimanalizzazione dei quotidiani. La digitalizzazione, e in genere l'evoluzione tecnologica (processo in cui tutte le tv italiane sono molto indietro rispetto alla concorrenza estera), sono un momento cruciale che sta cambiando il nostro modo di lavorare: dai montaggi a un uso più veloce e meno macchinoso delle dirette nazionali ed estere."ANTONIO DI BELLA (ex direttore TG3).


"Le tecnologie accorciano i tempi di tutto il lavoro giornalistico e permettono un costante rifornimento di materiale. L'informazione televisiva ha così trovato, attraverso internet, il carburante continuo perchè la locomotiva possa andare sempre più veloce. é un'enorme fonte di notizie, spunti, aggiornamenti".EMILIO FEDE (direttore TG4).


"La penetrazione delle reti digitali ha permesso la nascita del reporter diffuso. Non parlo solo di internet, ma anche della telefonia mobile. Un tempo per garantire un collegamento sul posto era necessario un lavoro molto dispendioso. Con il videofonino possiamo collegarci con l' Italia intera, quasi tutta Europa e gran parte del mondo con una velocità e una semplicità disarmanti. Ci sono zone del pianeta dove è difficilissimo mandare operatori. In molti casi si portano delle piccole telecamere, in una prospettiva futura potrebbe bastare un cellulare". CLEMENTE J. MIMUN (direttore TG5).


"C'è un'interazione costante con internet . Tutte le storie che facciamo in tv, dalla bambina che ha una malattia gravissima al caso di malasanità, nascono da un contatto con la redazione attraverso il sito. Pensiamo di espandere sempre più questo rapporto diretto con i nostri telespettatori: il prossimo passo è Secon Life. La prima redazione di un telegiornale dentro SL, con il mio avatar e quello dei giornalisti che lavorano con me. Poi, il lavoro di redazione è cambiato totalmente. Vorrei però sottolineare anche un aspetto negativo legato alla diffusione di internet nelle redazioni: l' impoverimento dei giornalisti, che prima leggevano molto di più e andavano direttamente alla fonte. Adesso si accontentano troppo spesso di fonti intermedie, prendendo per buono quello che si trova sui siti perchè è troppo complicato raggiungere la fonte primaria". GIORGIO MULè (ex direttore Studio Aperto).


"Assolutamente sì. Con internet i tempi per controlli e verifiche si sono accorciati. Con la digitalizzazione gli spazi fisici si sono allargati e ordinati: per esempio, sono scomparse quelle orrende pile di cassette, arredo consueto di ogni redazione telegiornalistica. Consentendo in definitiva una velocità d' intervento assolutamente inimmaginabile fino a poco tempo fa". ANTONELLO PIROSO (ex direttore TG LA7).


"L' arrivo di internet ha introdotto in tutte le redazioni del mondo l' accesso immediato a una mole di notizie e di fonti inimmaginabili fino a pochi anni fa. Internet rappresenta ormai un prezioso strumento di lavoro per ogni giornalista, così come la tecnologia digitale, grazie alla quale è possibile gestire la ricezione di contributi audio e video dall' intero pianeta con costi e tempi minori". EMILIO CARELLI (direttore Sky TG24).





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