Lo scontro "al calor bianco", vista l'importanza della posta in gioco, ha coinvolto il popolo del social network in modo preponderante( e non mi riferisco ai profili "ufficiali" dei candidati ma ai "gruppi" nati per sostenerli, come ho evidenziato nel post precedente ).
Archiviata questa pagina si guarda ai quesiti referendari e qui il social network "INFORMA, MOBILITA, COINVOLGE" come forse non aveva mai fatto: dietro lo slogan "pubblicizziamo il referendum perchè i mezzi di comunicazione tradizionali non lo faranno abbastanza"( il riferimento principale è al mezzo televisivo), si legge una chiara insoddisfazione rispetto all'informazione istituzionale e tutta la voglia delle giovani generazioni di partecipare attivamente ai cambiamenti in atto.
Intanto la Commissione servizi e prodotti dell'Agcom, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, dopo un'interlocuzione con la Commissione Parlamentare di Vigilanza, ha ritenuto che "la collocazione nei palinsesti dei messaggi autogestiti relativi ai referendum, finora attuata dalla Rai non è conforme ai principi del regolamento della Commissione sulla par condicio referendaria" (fonte: Adnkronos) : l'Autorità quindi richiama la concessionaria pubblica affinchè realizzi una collocazione dei messaggi idonea a garantire l'obiettivo del maggiore ascolto, come previsto dalle disposizioni vigenti mentre le reti Mediaset trasmettono questi stessi messaggi oggi per la prima volta subito dopo il tg delle 13, dopo il sì della Cassazione sul quesito che riguarda il nucleare.
Al di là della polemica quello che m'interessa sottolineare è il fatto che il social network si stia mobilitando fortemente in questo senso attraverso gruppi ed eventi.
Per sapere rispetto a cosa si voterà:
http://www.repubblica.it/politica/2011/03/03/news/quesiti_referendum-13130298/
Nessun commento:
Posta un commento